Il saluto di Don Lucio
Carissimi,
dieci anni fa, in obbedienza al Vescovo, sono venuto nelle parrocchie di Mansuè e di Basalghelle per percorrere un tratto di cammino con voi alla sequela di Gesù Cristo nostro unica guida e maestro. Ora il Vescovo mi ha chiesto di lasciare Mansuè e Basalghelle per assumere un altro impegno nelle Comunità di Cordignano, Villa Belvedere e Pinidello. Siccome so che solo nell'obbedienza c'è la pace, non ho potuto dire di no, anche se, ad essere sincero, mi dispiace molto staccarmi da voi e poi mi preoccupa non poco l'impegno che mi aspetta. Ma come prete sento che devo rinnovare ogni giorno quell' "Eccomi" pronunciato una volta, all'inizio del mio sacerdozio, nel fare dono della vita a Dio e alla Chiesa, affidandomi a Lui. Mi confortano tanto in questo periodo le tante attestazioni di vicinanza, di incoraggiamento, di riconoscenza e anche di dispiacere per la mia partenza da parte di tanti di voi.
Dieci anno sono passati in fretta e sono stati dieci anni belli che mi hanno permesso di sentirmi davvero a casa, di camminare insieme e di superare insieme fatiche e difficoltà che non sono mancate. Non potrò certo dimenticare il cammino fatto e soprattutto i volti e le persone incontrate. Penso in particolare ai tanti incontri per la celebrazione dei sacramenti: ai genitori che hanno chiesto il battesimo per i loro figli e con i quali è stato bello dialogare sul senso di questa scelta fondamentale di vita cristiana. Penso ai tanti ragazzi incontrati nel catechismo e nella preparazione ai sacramenti della confessione, della comunione e della Cresima insieme alle loro famiglie. Penso alle coppie di fidanzati con le quali ho dialogato sul valore e sulla bellezza della chiamata al matrimonio. Penso alle persone anziane e malate incontrate nelle case recando loro il conforto di una preghiera e di una vicinanza, ma ricevendo tanto dalla loro fede e testimonianza di vita. Penso anche ai tanti fratelli e sorelle accompagnati all'ultima dimora condividendo il dolore con le loro famiglie e rafforzando la fede nella certezza della risurrezione. In particolare penso ai giovani: ho sempre, come ho potuto e con tutti i miei limiti, cercato di avere un occhio diriguardo per loro: non potrò dimenticare le bellissime esperienze dei campiscuola estivi e dei Grest che mi hanno dato l'occasione di mettermi in gioco, imparando molto dallo stare con loro, aiutandoli, soprattutto nel dialogo sincero, nella ricerca del senso della vita a partire da Cristo. Il mio saluto vuole essere soprattutto un ringraziamento per tutto quello che ho ricevuto, per quello che mi avete donato con la collaborazione, la vicinanza, la comprensione.
Il mio ringraziamento va anzitutto al Signore che mi ha dato di inserirmi nella storia di queste due comunità, ricche di fede e di opere. Lo ringrazio per tutto quello che siamo riusciti a costruire insieme, con il Suo aiuto.
Un grazie particolare alle Suore per il dono della loro presenza così fraterna, del loro servizio e della loro testimonianza: Mansuè in questo è un paese privilegiato! Poi il mio grazie va a tutti i collaboratori: ai Consigli Pastorali e per gli Affari economici, al Comitato di gestione della Scuola dell'infanzia, ai catechisti, all'Azione Cattolica e ai vari gruppi, ai Cori parrocchiali, ai chierichetti e ministranti, alle signore che con tanta passione curano il decoro e la pulizia delle nostre chiese sempre così accoglienti e in ordine. Sento di non essere riuscito in tante cose a causa dei miei limiti e del mio peccato, ma posso dire di aver sempre desiderato di agire con sincerità, cercando il bene di tutti e il rapporto con tutti.
Nel congedarmi da voi vorrei assicurarvi che sarete presenti nella mia povera preghiera, chiedo anche a voi la carità di un ricordo di preghiera. Ognuno al suo posto, continuiamo il cammino che il Signore ci dona di percorrere, sentendoci tutti Chiesa di fratelli, chiamati tutti ad annunciare la bellezza del Vangelo a questo nostro tempo.
Grazie di cuore e l'augurio di continuare il cammino con il nuovo parroco Don Ugo a cui faccio i migliori auguri: in lui sappiate vedere come il Signore continua a manifestarsi nelle nostre comunità attraverso la presenza dei suoi pastori.
don Lucio Marian